È del poeta il fin la meraviglia
(parlo de l’eccellente e non del goffo):
chi non sa far stupir, vada alla striglia!

Così scriveva circa quattrocento anni fa Giambattista Marino, massimo tra gli esponenti della poesia barocca. Un celebre verso attuale ancora oggi, soprattutto se pensiamo all’ambiente della moda, dove lo stilista col suo lavoro punta a stupirci. Alla moda ormai si chiede il sogno, che c’è quando lo stilista riesce a trasferire nel suo lavoro la meraviglia del poeta.
Da un sogno e dalla voglia di stupire è nata la collezione di Alessandro Michele per Gucci.
La fantasia, questo elemento trascuratissimo dalla società moderna, quasi assente nella quotidianità della vita reale, rimasta schiacciata dall’aridità delle sue notti senza sogni.
La collezione di Gucci è un’esercitazione di fantasia e in quell’inatteso che diventa reale, non si può che rimanere ancora una volta ciechi per amore, Blind For Love, Aveugle Par Amour, come la scritta che dalla sua prima collezione ripete come un mantra su abiti ed oggi anche su occhiali. Forte di quel significato che vuole che l’amore possa farci sognare e distruggere tutto tranne che se stesso.
Sui nuovi occhiali da sole Gucci , oltre alla scritta è presente anche il particolare di un’ape che è classico della intramontabile collezione Gucci Flora, un must da decenni, che con un pizzico di fantasia rimanda anch’essa ad un mondo fatato.