Potrebbe esservi capitato di guardare il cielo e di vedere delle “mosche” fluttuanti all’interno del campo visivo. Vi siete chiesti cosa sono?

Sono le miodesopsie, un discomfort comune a molte persone e che ha la tendenza ad aumentare con l’avanzare dell’età.

Queste mosche, a volte simili a filamenti, vengono percepite maggiormente quando si osserva uno sfondo chiaro e luminoso, ad esempio il cielo sereno, una parete chiara o uno schermo come il PC o la TV.

Vengono chiamate anche corpi mobili vitreali perché, data la loro natura, seguono i movimenti dello sguardo e si fermano, al termine di tali movimenti, all’interno della massa gelatinosa rappresentata dal corpo vitreo.
Tale fenomeno può risultare particolarmente fastidioso durante la lettura, infatti i corpi mobili vitreali possono nascondere i caratteri tipografici.

Perchè compaiono le miodesopsie? Perché la microstruttura gelatinosa del corpo vitreo si deteriora con l’età; la degenerazione del delicato equilibrio tra gel e componente acquosa inizia poco dopo i 20 anni, con manifestazioni evidenti dopo i 40 anni. Nei soggetti miopi questo fenomeno è anticipato di 10 anni a causa della particolare struttura del bulbo oculare. Esistono anche altre cause che possono anticipare tale degenerazione possono ricercarsi tra i traumi, degenerazioni del metabolismo elettrolitico o chirurgia oculare. Ad oggi non esistono cure farmacologiche efficaci e/o risolutrici, solitamente i medici oculisti prescrivono degli integratori alimentari specifici e suggeriscono di bere molta acqua per mantenere il vitreo più in forma possibile.