Ogni anno, in particolare nel periodo che va da marzo a ottobre, quattro italiani su dieci soffrono di allergie primaverili, un disturbo stagionale che fa la sua comparsa in concomitanza con la fioritura delle piante e con l’emissione dei pollini nell’aria. I pollini sono piccole particelle rilasciate dalle piante, che giungono  a contatto con le mucose attraverso l’aria inspirata ed è il mezzo con cui le piante si riproducono. I pollini che più facilmente scatenano reazioni allergiche sono quelli appartenenti a piante senza fiori, come le graminacee e le platanacee.

 

 

 

Alcune manifestazioni tipiche dell’allergia ai pollini sono: mal di testa, occhi arrossati, naso che cola e prurito alla gola.

Come difenderci e difendere i nostri occhi?

Oltre a un controllo dal medico specialista si possono seguire i seguenti consigli:

  1. Consultare regolarmente il calendario dei pollini e le informazioni sugli allergeni della propria località di residenza, ricordando che la fioritura di piante responsabili dei principali allergeni avviene non solo in primavera:
    • Cupressacee: fioriscono da gennaio/febbraio fino a marzo/aprile
    • Parietaria: fiorisce da marzo a ottobre
    • Graminacee:  fioriscono da aprile a giugno
    • Olacee: fioriscono da maggio a giugno
    • Composite o Asteracee: fioriscono da luglio a settembre
  2. Effettuare manutenzione e pulizia dei filtri e dei condotti di aerazione, condizionatori e umidificatori non solo per assicurare un regolare funzionamento nel tempo degli impianti ma anche per garantire una maggiore igiene degli ambienti: impianti non controllati, infatti, possono causare problemi alle vie respiratorie in particolare nei periodi di picco degli allergeni.
  3. Allo stesso modo evitare il fumo di sigaretta, sia attivo sia passivo, poiché predisponente alle allergie.
  4. Ridurre la permanenza all’aperto nelle giornate secche e ventose.
  5. Fare attenzione a tutti quegli alimenti che possono provocare reazioni crociate e aumentare l’aggressività delle crisi allergiche di chi è più sensibile agli allergeni e ai pollini. Ad esempio gli allergici alle parietarie dovrebbero limitare: basilico, piselli, more, ortica, melone, ciliegie. Gli allergici alle betulacee dovrebbero limitare: mele, banane prugne, albicocche, pesche, fragole, ciliegie, nocciole, patate, carote, mandorle, arachidi, pistacchi, finocchi, sedano. Gli allergici alle graminacee dovrebbero limitare: meloni e angurie, agrumi, pesche, albicocche, ciliegie, kiwi, pomodori, patate, melanzane, arachidi, mandorle e, più raramente, frumento e cereali (e loro derivati). Gli allergici alle composite dovrebbero limitare: meloni e angurie, mele, banane, anice, camomilla, cicoria, prezzemolo, finocchi, sedano e carote.

Per i portatori di lenti  a contatto per combattere i disturbi stagionali è sempre consigliabile avere a portata di mano un collirio lubrificante e in particolare in caso di congiuntivite allergica a sostanze come polline, sarebbe buona norma limitare o interrompere l’uso delle lenti fino al normalizzarsi della situazione.

 

Vi ricordiamo anche il nostro precedente redazionale in merito alla vista e all’alimentazione.